A.'.U.'.M.'.

NIHIL EST LIBERTAS SINE CONOSCENTIA

TAVOLA DEL PRESIDENTE A.'.U.':M.'. ALLA PRIMA ASSEMBLE NEL 2019 IN PESCARA.

In occasione della cerimonia celebrativa dei trecento anni della Libera Muratoria, svoltasi proprio in questa sala, nel marzo 2017, ho prospettato una idea, che sembrava essere una “utopia”; quella di riunire in un unico sodalizio le obbedienze massoniche del mondo, quelle vere (e non le pseudo massonerie), per superare le divisioni del passato e parlare tutti la stessa lingua.

Il Ven.mo e Pot.mo Fr. Manuel Tuero Madeido, Gran Maestro e Sovrano Gran Commendatore della Gran Loggia Federale di Spagna, ha sposato il progetto e il 13/10/2018, a Madrid, è stata costituita l’A.U.M. – Alleanza Universale massonica e, oggi, siamo qui per la prima assemblea annuale dei Sovrani e Gran Maestri delle Obbedienze aderenti.

E’ per me motivo di soddisfazione e di orgoglio essere riuscito là dove molti hanno fallito e vedere tante Sorelle e tanti Fratelli seduti all’Oriente e tra le colonne, mi rende felice perché ho la certezza che gli ideali della Libera Muratoria (libertà, uguaglianza e fratellanza) non sono divenuti desueti, ma infiammano ancora i cuori delle donne e degli uomini di buona volontà.

La Massoneria ha perso molto in questi ultimi tempi e la frammentazione delle Comunioni è la prova che si è perso di vista il fine ultimo della nostra istituzione. La cieca acquiescenza al potere politico, per ottenere maggiori entrature nelle così dette stanze dei bottoni, ha menomato la nostra azione, impedendoci di attuare il primo dei nostri principi: “la Libertà” e, come ho sempre ripetuto, senza libertà non possono esistere né uguaglianza, né fratellanza tra i popoli.

La Massoneria, oggi, non può essere intesa come una associazione umanitaria, dove menti eccelse si esercitano, nel segreto delle officine, in disquisizioni filosofiche ed esoteriche, con scopi meramente assistenziali, ma deve essere anche una palestra di idee per il miglioramento del tenore di vita dei singoli cittadini e per l’affrancamento dal bisogno, sia materiale che spirituale.

L’infausto connubio tra spada e pasturale, di cui parla Dante Alighieri nella sua Divina Commedia, è oggi più che mai evidente, perché l’abbraccio mortale tra politica e religione miete vittime ogni giorno a beneficio di poche famiglie di banchieri, che, stampando moneta a costo zero, possono comprare le proprietà e le coscienze dei singoli e determinare la ricchezza o la povertà per interi popoli.

Circoli di potere occulto, quali il Bildenberg, la Commissione Trilaterale ed altre diavolerie di questo genere, hanno il solo scopo di inserire nei posti di potere teste di legno, profumatamente pagate, per creare un nuovo ordine mondiale, dove poche famiglie si spartiranno il potere assoluto a danno della intera umanità, che sarà costretta a pietire ciò che, invece, le spetta di diritto: una vita dignitosa; il libero scambio di beni e servizi e una vita serena in un mondo libero, affrancato dal bisogno.

E’ necessario, quindi, uscire nel mondo profano, fortificati nel cuore e nello spirito, nella consapevolezza di essere nel giusto, per riaffermare, con forza e decisione, la sacralità e la inviolabilità dell’Uomo, che è portatore di diritti, fin dal momento del suo concepimento, e non può essere schiavo della moneta.

La moneta non è un valore, ma la misura del valore.
E’ accettata convenzionalmente da chi la usa come mezzo di scambio e deve, quindi, essere uno strumento per lo scambio di beni e servizi.
Proprio per il suo carattere convenzionale, chi ne accetta la convenzione (ossia il popolo) ha il diritto di esigerne la proprietà.

Le banche, che sono delle società per azioni private, ricavano profitti indebiti dal signoraggio sulla emissione di cartamoneta, assumendo una importante responsabilità nell’origine del debito pubblico.

Tale teoria, sostenuta dal Prof. Giacinto Auriti, trae ancora più forza dall’abolizione del rapporto diretto tra moneta e riserva aurea, che ha trasformato l’attività della emissione della moneta in un puro esercizio tipografico, sottolineando ancor di più il carattere convenzionale del valore monetario, che esiste solo ed esclusivamente perché il popolo accetta tale convenzione.

Dov’è, dunque, il valore dei pezzi di carta che custodiamo gelosamente nel portafoglio?
Nel popolo, che li accetta!

Ebbene, se siamo noi a dare il giusto valore alla cartamoneta circolante, non possiamo divenirne schiavi, essendone i proprietari.
A mio giudizio un popolo è libero solo quando ha la sovranità monetaria, perché acquistare pezzi di carta, emessi da banche private, genera debito e il debito rende l’uomo schiavo e succube dei poteri forti.
Come già ricordato in altra occasione, Lincoln, Kennedy, Moro e Gheddafi ci hanno provato e sono stati uccisi, segno evidente che la finanza internazionale occulta non intende rinunciare a rendere schiava l’umanità.

Dobbiamo opporci a tutto questo e abbiamo la possibilità di farlo risvegliando nei singoli paesi le coscienze dei cittadini attraverso conferenze, dibattiti e manifestazioni pubbliche per riconquistare la nostra libertà: libertà di pensiero e di azione, poiché ciascuno deve essere artefice del proprio destino e, chi non riesce, deve essere aiutato, perché l’Uomo ha una sua dignità, che prescinde dalla consistenza del suo patrimonio.

Per quel che riguarda il nostro paese la truffa dell’euro è la prova della volontà di impoverire i popoli.
Ci è stato imposto un cambio a duemila lire per euro, ma, allo stesso tempo, per l’omesso controllo sui prezzi, il cambio effettivo, quello commerciale, è pari a mille lire, motivo per cui il potere di acquisto dei salari si è ulteriormente dimezzato e milioni di cittadini hanno varcato la soglia di povertà.

Tutto questo ha comportato una diminuzione della domanda di beni e servizi e una crisi irreversibile per le imprese, con conseguente aumento della disoccupazione e impoverimento generale, che hanno generato un aumento dei reati contro il patrimonio e della criminalità diffusa, alla quale fa riscontro una magistratura inquinata da corruzione e scandali, che ne hanno irrimediabilmente compromesso l’immagine e la funzione ed è, così, venuta meno la certezza del diritto.

Non possono esserci compromessi, poiché la sovranità è del popolo e il popolo è l’insieme dei cittadini, che, come tali hanno dei diritti, che non possono essere sacrificati su nessun altare, e dei doveri di comportamento, necessari, perché siano sempre fruibili i diritti.

Il rispetto della legge deve essere un dovere per tutti e non possono esistere categorie di cittadini che godono di immunità per le funzioni che ricoprono e/o per il “cartello” al quale appartengono.

Noi, come massoni, abbiamo l’obbligo di lottare per impedire che l’Uomo torni in schiavitù, tutelando il diritto alla libertà, perché, solo così potremo raggiungere l’uguaglianza e la fratellanza tra i popoli e affinché il nostro impegno personale produca risultati è necessario che gli organi statutari della nostra Alleanza siano operativi avendo cura di risolvere, con celerità ed equità, gli eventuali conflitti tra le Comunioni aderenti.

Bisogna essere consapevoli, come diceva Confucio, che quando si fa una cosa si avranno contro quelli che volevano fare la stessa cosa, ma non ci son riusciti: quelli che volevano fare il contrario e la stragrande maggioranza di quelli, che non volevano fare niente.

Noi dobbiamo fare e portare avanti la nostra idea con forza e determinazione perché:
La nostra è idea di libertà!
La nostra è idea di verità!
La nostra è idea di amore!
Che il G.A.D.U. ci illumini e ci dia la forza di rimanere sempre uniti, nel bene e nel male, perché solo uniti si vince ed io……VOGLIO VINCERE!

Ho detto.

Fernando Rucci